Franco Fabiano
- 13/08/2014 10:10:00
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Cara Sara, talvolta il buio nasce dentro inevitabilmente, lindividuo ne prende atto, forse si rassegna, forse - invece - cerca di liberarsene con le proprie forze o risorse. La luce genera consolazione, conferisce ampia veduta. Sono entrambe parte essenziale della vita umana, fisica, tangibile. Ne è permeato lUniverso. Lassenza è assenza, è negazione di una condizione pregressa. Lassenza per essere tale è preceduta dal suo contrario (la presenza): soltanto ciò di cui siamo stati attori o testimoni ci dà la consapevolezza della mancanza, fortuita, inattesa, comunque mai augurabile. Non ci è dato sostituire una presenza precedente con una presenza successiva: lassenza originaria non è sostituibile, essa è soltanto percepibile.
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Nando
- 12/08/2014 14:31:00
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Unassenza rimane unassenza, un vuoto che nulla potrà colmare; tuttavia, cè un modo dilluminare lesterno, la scena in cui lanima vive il proprio sentimento della mancanza, a volte fingnendo di credere a quelle note e a quei versi, a volte credendoci davvero, però comunque rimane il buio dentro. Rimane.
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